Tutorial: passo passo Cake International Birmingham 18-20 Marzo 2016
Questo post è stato pensato per chi desidera partecipare per la prima volta al Cake International.
Tea time al Cake International di Birmingham |
D'obbligo alcune premesse, senza le quali il quadro potrebbe risultare distorto. L'edizione classica del Cake International, per tradizione, si svolge in novembre. Quella appena passata è stata la prima edizione primaverile che, come tale, non ha avuto la stessa affluenza. Perfetta, però, per un primo approccio. All'appello inoltre mancava l'intera compagine delle artiste italiane. Buona parte della concorrenza, pertanto, era già stata sbaragliata ancora prima di calare gli assi, che mi ero letteralmente trascinata dal Lago di Como, fino in Inghilterra.
In
seconda battuta occorre avere perlomeno un’infarinatura
del sistema di attribuzione premi, che
Simona Tomei di www.cakedesignitalia.it, ha già ampiamente illustrato nel post "About Cake International”.
Imballaggio e trasporto
In fase di ideazione occorre
tenere in considerazione le insidie del viaggio, soprattutto quelle di un volo
aereo. Concentrate le vostre abilità di decoratore in qualcosa di pratico e a
prova d’urto, che al contempo vi rappresenti ma che non sminuisca minimamente
le vostre abilità.
In valigia ho trasportato
Mini-Kate, 15x15x23 e la parte superiore di “Scent of a woman” . Ho
utilizzato due scatole di polistirolo, di cui una modificata all’occorrenza e
trasformata in coperchio. Nelle catene della grande distribuzione, spesso e
volentieri, gli imballaggi vengono
gettati, quindi, provate a chiedere se potete averne un paio. Ho abbondato poi con
la bubble wrap, l’imbottitura con le bolle d’aria. La valigia, ed il suo
prezioso contenuto, a quel punto erano a prova di lancio bagaglio sul nastro
trasportatore. Nessun danno riscontrato all’arrivo.
MiniKate |
Per il corpo centrale della
seconda creazione in concorso, 30x30x30, è venuto in mio soccorso un amico
falegname, che ha creato una robusta
scatola di legno, dotata di maniglia, 32x32x32. Le misure erano nettamente
superiori a quelle previste dalla compagnia aerea. Il rischio di vederla finire
in stiva era altissimo. Il legno perlomeno, avrebbe attutito gli inevitabili
scossoni. Anche qui la scelta della forma della creazione (praticamente un
cubo) mi è stata di grande aiuto, nella scatola ho inserito dei “fermi” di
polistirolo. Le donne di Mucha avrebbero potuto affrontare il viaggio anche a
testa in all'ingiù, senza spettinarsi.
Le ragazze di Mucha nella scatola di legno |
Precauzioni laboriose ma
preziose. La compagnia aerea è la Flybe, gentilezza degna di nota da parte del personale
di terra e di volo. All'andata è stato
comunicato via radio, che due passeggere viaggiavano con delle scatole fuori
misura, contenenti torte: un lasciapassare. Le torte hanno viaggiato con tanto
di cinture, comodamente sedute. La
premessa, comunque, è che il volo era in una fascia oraria non di punta, quindi
gli spazi erano abbondanti. Al ritorno, volo delle 7 di mattina, la stiva è
stata evitata all’ultimo secondo, con una
decisione dei piloti. Di grande aiuto è stata l’etichetta “Cabin approved”
applicata all’andata al manico della scatola di legno, che, per puro caso, più
che per precauzione, non avevo rimosso. Se volete evitare a priori scariche di
adrenalina, attenetevi scrupolosamente alle misure previste dalla compagnia
aerea, tutto il resto è una decisione insindacabile del personale. Soluzioni
alternative per bagaglio oltremisura e fragile, sono consultabili nel sito
della compagnia aerea, temo però con un supplemento.
Pernottamento
A voi la scelta: si può optare
per pernottare a Birmingham città, usufruendo della rete ferroviaria, 9 minuti
ca il tempo impiegato dal treno (NB i biglietti ferroviari sono diversi a
seconda della compagnia ferroviaria di cui ci si avvale, per non sbagliare si
può scegliere quello “universale”) oppure si può pernottare accanto all’aeroporto,
soluzione praticissima, dato che il NEC è collegato direttamente a quest’ultimo.
Una puntatina a Birmingham comunque non guasta.
In concorso: giudici e
valutazioni
Prestate la massima attenzione alla scelta della categoria a cui partecipare ed accertatevi di aver compreso a fondo i requisiti richiesti. Ho visto creazioni splendide escluse dalla valutazione (io brutalmente la definisco: squalifica) perché in difetto di pochissimi centimetri. Ho visto capolavori perdere riconoscimenti di categoria superiore per via di una cattiva interpretazione dell’inglese. In caso di dubbio chiedete preventivamente delucidazioni via mail all’organizzazione, la cortesia inglese è sempre celere ed esaustiva, oppure fatevi aiutare da chi mastica la lingua più di voi.
Ogni categoria viene valutata da
due giudici che si avvalgono di mezzi anche pratici in caso di dubbio.
Prestate la massima attenzione alla scelta della categoria a cui partecipare ed accertatevi di aver compreso a fondo i requisiti richiesti. Ho visto creazioni splendide escluse dalla valutazione (io brutalmente la definisco: squalifica) perché in difetto di pochissimi centimetri. Ho visto capolavori perdere riconoscimenti di categoria superiore per via di una cattiva interpretazione dell’inglese. In caso di dubbio chiedete preventivamente delucidazioni via mail all’organizzazione, la cortesia inglese è sempre celere ed esaustiva, oppure fatevi aiutare da chi mastica la lingua più di voi.
Giudici al lavoro |
La categoria E, occasioni speciali, una delle
due a cui ho preso parte, prevedeva una scritta di almeno 12 caratteri da
eseguire con il piping. Ed ecco la
scritta che mi ha creato qualche problema, oltre ad un colpo apoplettico, e che
in prima battuta mi è valsa una squalifica.
La scritta incriminata |
Non ho usato la ghiaccia, un po’
perché è il mio tallone d’Achille, un po’ perché in valigia, le probabilità di
sopravvivenza, erano scarse. Presumo che gli artisti della ghiaccia siano
perfettamente in grado di ottenere la consistenza ideale quasi a prova d’urto,
io no, ma conto di lavorarci quanto prima e parecchio. Ho pensato bene di
sostituire la ghiaccia con la miscela usata per i pizzi (cake lace) di
consistenza più elastica al tatto e più resistente. Non erano contemplate
restrizioni per ciò che concerne il materiale da usare per il piping, a patto
che fosse edibile. I giudici, ingannati dal cake lace, avevano decretato che la
scritta fosse stata intagliata con degli stampi. Ho chiamato un giudice, ho
spiegato passo per passo come avevo realizzato la scritta ed il dubbio è stato
immediatamente fugato. Di lì a poco, accanto alle donne di Mucha, sarebbe
comparsa la coccarda del primo assoluto di categoria.
Inappuntabile la gentilezza ed il
garbo, tipicamente anglosassoni, dei giudici con cui ho interagito. Calma, toni
di voce bassi e sorrisi hanno fatto da
cornice.
Mettere nella scatola di legno,
non una, ma den due coccarde, per me ha significato molto di più di quanto ci
si possa immaginare. Sono un’autodidatta senza nessuna formazione artistica,
benché le avvisaglie del bisogno di creare, fossero da cogliere già in
tenerissima età. Un riconoscimento conquistato
con le unghie e con i denti, nato da un desiderio di riscatto, per cui ho
lavorato sodo. Bando ai sentimentalismi, andiamo oltre.
Le ambite coccarde - Foto di Cake International |
Da non perdere assolutamente l’occasione
di ottenere un feed-back da un
arbitro, scopo primario del mio viaggio oltremanica. Si fa semplicemente
richiesta in loco, dopodiché si attende
il proprio turno. Nel mio caso il feed-back si è trasformato in un’amabile
chiacchierata, ricca di preziosissimi consigli. Li ho messi tutti in valigia,
anzi nella mia scatola di legno, ben imballati, mi torneranno utili in futuro,
ne sono più che certa.
Una delle mie convinzioni, che
difendo da sempre, e Birmingham ne è stata la riprova, è che le tecniche possono
essere apprese, approfondite, migliorate ma l’elemento distintivo, rimane l’idea.
Vi potranno rubacchiare le creazioni,
attingere a ciò che avete scritto o detto ma la creatività spontanea ed innata
è un marchio di fabbrica. Con un profilo basso invece vi guadagnerete una
coccarda ben più importate, perché invisibile ai più.
Ok....Il profilo basso è una tua caratteristica che, come sai, apprezzo molto.... Ma accipicchia e perbacco... PRIMA ASSOLUTA DI CATEGORIA se non vuoi scriverlo nel titolo ..... usa almeno il maiuscolo!!!! Grande Katia sei stata davvero bravissima... very good job!!!!
RispondiEliminaMagari scopro di avere il cake-factor...Grazie soprattutto per-bacco!!!!!
EliminaCiao sono Elena, complimenti per il riultato e per il resoconto del viaggio e della gara. Dato che mi sono iscritta alla gara di Novembre 2017 nella categoria international class e small decorative exhibit, Se non è di troppo disturbo, vorrei
RispondiEliminachiederti un paio di cose:
mi puoi dare l'indirizzo (se ti sei trovata bene) del tuo hotel?
In merito all'imballaggio,come hai fatto ad avere l'etichetta "cabin approved"
Grazie