Antboy cake


Antboy cake

E poi vieni catapultata da un bimbo di 4 anni nel mondo di Antboy...Lo incontri per strada e chiedi: " Ma dove hai lasciato il tuo mantello?". Lo sguardo è di quelli "certo che a voi adulti, bisogna spiegare proprio tutto", mani ben piantate sui fianchi, stessa espressione del suo idolo e un sorriso travolgente dipinto sulla faccia. Lo anticipa la ant-nonna, facendomi segno che il mantello è al sicuro nel "vano portaoggetti" della carrozzina del fratello minore. Generoso il tipetto, ho chiesto se potevo fare un giro con l'ambitissimo mantello e la risposta spontanea è stata subito positiva.

Antboy cake

Per una frazione di secondo sono stata più che tentata di farmici davvero un giro, non fosse altro che il ridente paese sulle sponde del lago di Como, pullulasse in quei giorni di turisti, vacanzieri e villeggianti. Come se non bastasse ci si conosce più o meno tutti, pertanto bazzicare allegramente con un mantello nero, nel pieno della stagione turistica, mi sembrava leggermente al di sopra delle righe. Va be', si tratta di pazientare qualche settimana, e quando il lago tornerà in possesso dei suoi legittimi custodi, potrebbe capitare di vedere dei mantelli neri svolazzare per le deserte vie del paese.

Antboy - work in progress

Antboy è tratto dal fumetto di Kenneth Bogh Andersen, direi che il cognome, di primo acchito, potrebbe già essere una specie di garanzia. Un lungimirante giovane regista danese ne fa un film nel 2013. Il dodicenne Pelle, che come tanti di noi a quell'età, ma anche dopo, agli occhi della ragazza di cui si è invaghito, risulta essere trasparente, viene morso in giardino da una formica ed acquisisce dei superpoteri. E qui comincia l'avventura...ma non vi ANTicipo altro.



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